In Abruzzo la piaga del randagismo non raggiunge i livelli parossistici di parecchie regioni del sud, si tratta di un randagismo che potremmo dire fisiologico, un fenomeno che propone una serie di problematiche a cominciare dal fabbisogno quotidiano, aggravato dal fatto che il territorio è stato vittima di diversi terremoti.
A Battaglia, una piccola frazione del comune di Campli (TE), alcuni gatti vivevano liberi, accuditi dagli abitanti delle case del posto, dopo ripetuti sismi, in un inverno che ha riservato abbondanti nevicate, i gatti si sono ritrovati di colpo senza più un punto di riferimento, un tetto per ripararsi ed una ciotola per mangiare.
Così la volontaria Virginia Macellaro, appena trasferitasi dal Piemonte in Abruzzo, ha ridato loro una casa, utilizzando un magazzino di sua proprietà ed assicurando alimenti e cure anche quando la neve ha raggiunto i due metri d’altezza. I gatti ospiti da 8 sono diventati 32, sino a diventare una colonia legalizzata e nasce così l’associazione Amico Micio.
Effetto Palla si occupa, già da diverso tempo, di aiutare i gatti dell’associazione assicurando scorte di cibo e beni di prima necessità, grazie alla collaborazione con le volontarie Vittoria, Valentina e Simonetta.
Nel corso del 2020 L’associazione Amico Micio ha presentato ed Effetto Palla il progetto “Abruzzo” per far fronte alla necessità di mettere in sicurezza il rifugio e dotarlo di ambienti coibentati, idonei alle rigide temperature dell’inverno. Era infatti necessaria la sostituzione della struttura che attualmente ospita i gatti con una nuova capanna in legno in cui, oltre alla zona di alloggio, può essere ricavato un locale speciale, assimilabile ad una sezione di infermeria e quarantena, nei casi in cui qualche micio dovesse necessitare di cure mediche ovvero essere reduce da sterilizzazione o comunque in tutti quei casi in cui è opportuno tenerlo separato dagli altri.
Tutti i materiali per la costruzione ed il montaggio della nuova struttura in legno sono stati consegnati a metà ottobre, i volontari e le persone vicine all’associazione si sono occupati dell’assemblaggio e della costruzione della struttura coibentata, materiali interamente donati dalla EP Onlus.