23 Ott Storia del cane che non voleva più amare – secondo libro di Monica Pais
Giovedì 24 ottobre nelle librerie è arrivato Storia del cane che non voleva amare (Longanesi) che racconta la storia di Mano.
Mano, cane maremmano randagio, sarebbe morto se un pescatore non lo avesse notato, incaprettato e con la museruola, mentre si agitava nelle acque di un canale. Quando era arrivato alla Clinica Duemari era una sorta di scheletro, «stremato, quasi annegato, molto più simile a uno straccio intriso d’acqua e fango». Non rispondeva a nessuno stimolo. Restava immobile con il muso verso il muro.
Così, se una mano entrava nel suo campo visivo, lui mordeva. Mordeva per istinto, per scelta, per disperazione. Per paura.
“La sua condizione clinica era spaventosa. Risultava positivo a tutte le possibili malattie infettive canine, ma a preoccuparci era soprattutto l’aspetto dei polmoni, letteralmente imbevuti dall’acqua che l’animale aveva aspirato nel canale durante il tentativo di annegamento.
Iniziammo senza molta speranza a somministrare terapie per risolvere la crisi respiratoria, convinti che non avrebbe superato la notte. Invece lui resistette e la mattina lo trovammo addormentato “per finta” sulla coperta pulita. Non sapevamo se esserne felici o meno perché, come presto scoprimmo, trattarlo non era facile né scevro di rischi. Nessuno poteva fargli una medicazione o somministrargli una terapia senza rischiare le mani. Lui le odiava. Solo se gli si copriva la testa con una coperta, allora restava immobile. Qualsiasi cosa volessimo fargli – prelievi, iniezioni, medicazioni – l’importante era fare in modo che non vedesse le nostre mani avvicinarsi a lui. In caso contrario, la controffensiva scattava letale: non muoveva un muscolo, né ringhiava per avvisarci del pericolo. L’unica cosa che fremeva era il labbro, a scoprire dei canini magnifici e inquietanti”.
Parte dei proventi del libro serviranno a finanziare i progetti della Onlus Effetto Palla impegnata ad aiutare gli animali maltrattati, torturati e abbandonati.
Storia del cane che non voleva più amare, corredato dalle illustrazioni di Paolo D’Altan.